FILOSOFIA DEL CAMBIAMENTO

Il cambiamento è un processo difficile e discontinuo.

Un processo di crescita caratterizzato da alti e bassi.

In primo luogo, credo che ci sia, in ognuno di noi, una parte che desidera essere felice e appagata che tende alla realizzazione di sé.

Può succedere che questa parte sana sia stata in qualche modo sepolta in anni di trascuratezza, sottomissione, abuso, critica.

Il processo di cambiamento comporta il risveglio della parte sana e la capacità di infonderle speranza.

Gli scettici ritengono che la nostra personalità di base sia determinata entro la fine dell’infanzia o ancora prima, dal nostro patrimonio genetico, e che sia impossibile, o improbabile, realizzare un cambiamento significativo della personalità in età adulta.

Personalmente credo che le persone possano cambiare in maniera fondamentale anche se devo riconoscere che cambiare i pattern più profondi è estremamente difficile.

Ciò non significa che cambiare diventi impossibile, ma solamente che, quanto più distruttive sono state le forze iniziali, tanto più duramente dovremo lavorare per cambiare.

C’è un altro problema che dobbiamo considerare e riguarda la presenza, in tutti noi, di una marcata tendenza a opporci a un cambiamento profondo.

Questa convinzione ha implicazioni importanti.

Ha come conseguenza il fatto che è molto improbabile cambiare senza una decisione consapevole.

La maggior parte di noi agisce come un “pilota automatico”, ripetendo modi abituali di pensare, sentire, agire e relazionarsi agli altri che ha adottato fin dalle prime fasi della propria vita.

Questi pattern sono familiari e rassicuranti: è molto improbabile che li cambieremo se non facendo uno sforzo notevole, deliberato e costante.

Olttetutto è presente, nella maggior parte, una forte inclinazione a evitare la sofferenza.

Ciò ha aspetti positivi e negativi.

L’aspetto positivo è che la maggior parte di noi è attratta da esperienze che procurano piacere e gratificazione; quello negativo è che evitiamo di affrontare situazioni e sentimenti che ci causano sofferenza, anche quando ciò potrebbe portare a una crescita personale.

Il desiderio di evitare la sofferenza è uno degli ostacoli al cambiamento più difficili da superare.

Per modificare le trappole principali, dobbiamo essere disposti ad affrontare situazioni che abbiamo evitato per gran parte della nostra vita per paura che si concludessero con il fallimento, il rifiuto o l’umiliazione.

Per attuare il cambiamento, dobbiamo impegnarci ad affrontare la sofferenza.

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ADRIANA TREMOLADA

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